Attenzione: Questo post NON E’ sponsorizzato. I prodotti recensiti sono stati acquistati spontaneamente e pagati regolarmente. La recensione che segue rispecchia la mia opinione personale e autentica.
Ebbene sì, tornano le recensioni autentiche di Orihara Mairu, ovvero della sottoscritta. Data la mole di finte recensioni che si leggono in giro per la rete e che in realtà altro non sono che messaggi promozionali camuffati, ho pensato che fosse necessario un disclaimer per sottolineare che questa recensione è al 100% spontanea. Ebbene sì, sono una povera sfigata che si compra i prodotti a prezzo pieno e ne vado anche un po’ fiera 🙂 perchè voglio permettermi il lusso di essere anche spietata.
Oggi vi racconterò la mia esperienza con Waso, la nuova linea di prodotti per la cura della pelle che Shiseido ha ideato appositamente “per le millennials”, ovvero per le donne della generazione Y, le nate tra il 1979 e il 2000. Bisogna ammettere che la tagline scelta è molto cool anche se fondamentalmente il senso ultimo è che si tratta di prodotti abbastanza generici per pelli che non abbiano particolari problemi, nè di acne nè di rughe. Inoltre, tutta la campagna è impostata sul concetto che “All things beautiful come from nature” (= “Tutte le cose belle provengono dalla natura”) e, ad ogni prodotto, è associato un ingrediente naturale (miele, fungo, nespolo, carota…) da cui il prodotto stesso dovrebbe teoricamente trarre i benefici. Devo dire che, personalmente, non mi faccio mai incantare troppo da questi riferimenti “tutti naturali”, soprattutto quando provengono da una multinazionale che produce cosmetici che fino a pochi anni fa sperimentava disinvoltamente sugli animali. Ma torniamo in topic.
Dovete sapere che la mia personale ambizione in fatto di skincare è avvicinarmi alla perfezione dell’incarnato delle donne giapponesi che hanno la pelle chiara, luminosa, compatta, fresca e che sembra non invecchiare mai! In questa mia disperata missione, mi avvalgo spesso di prodotti giapponesi o koreani nella speranza che il segreto dei visi orientali non stia solo nella genetica ma un po’ anche nella cosmetica.
E’ il momento di confessare che la mia fissazione per i prodotti della Shiseido, in particolare, è iniziata grazie a questo spot di qualche anno fa:
Uno dei commercial più geniali e incantevoli degli ultimi anni! E diciamo che, da allora, mi piace credere al messaggio che tutti, perfino dei teenager maschi, possano diventare belle ragazze con la giusta scelta di prodotti per la pelle e per il make-up.
Ma veniamo al punto: Ho messo alla prova 3 prodotti della linea Shiseido Waso:
- Quick Gentle Cleanser (il detergente al miele),
- Fresh Jelly Lotion (la lozione addolcente al fungo bianco Shirokikurage),
- Quick Matte Moisturizer Oil-free (il fluido idratante e opacizzante al nespolo giapponese).
Vi anticipo subito che tutti e tre i prodotti (da usare rigorosamente nell’ordine in cui li ho scritti) mi hanno soddisfatto davvero molto. Perciò, ahimè, stavolta non potrò essere spietata e tranchant come avrei voluto 🙂 Si tratta di prodotti relativamente abbordabili (si sa che le millennials sono anagraficamente una generazione squattrinata! 🙂 ) e fanno molto bene il loro dovere: puliscono, idratano e opacizzano la pelle. Vediamoli nel dettaglio:
Poichè cerco sempre di rispettare la “regola aurea giapponese” della doppia detersione (per pulire in profondità la pelle del viso bisogna usare prima un detergente oleoso e poi uno a base acquosa), cercavo appunto un detergente fresco e non grasso da abbinare all’olio struccante, o anche da usare da solo.
Questo Waso Quick Gentle Cleanser, dall’aspetto invitante (sembra proprio un barattolino di miele, no?), è un gel molto leggero al tatto che, massaggiato sul viso, sviluppa una leggera schiuma senza bisogno di acqua. Pulisce effettivamente molto bene e in profondità. Non lascia residui sulla pelle ma deve comunque essere risciacquato. Contrariamente alle aspettative, non odora di miele ma ha comunque una leggera e gradevole profumazione, la stessa della maggior parte dei detergenti e delle creme viso della Shiseido.
E’ indubbiamente “Quick” perchè in un paio di minuti rimuove benissimo il make-up e schiarisce i punti neri portandosi via lo strato superficiale di polvere e sporco che naturalmente si deposita sulla nostra pelle. Sulla componente “Gentle”, invece, ho qualche dubbio. Nonostante non mi abbia minimamente irritato o arrossato il viso, dopo l’uso (e dopo il passaggio dell’acqua necessaria per la rimozione del prodotto) la pelle tirava un po’. Lo consiglio quindi a chi abbia l’epidermide grassa, normale o mista (a patto di applicare subito dopo una lozione addolcente e un buon idratante) ma non a chi abbia la pelle secca o molto sensibile perchè, a mio avviso, è un prodotto moderatamente aggressivo.
Ribadisco, comunque, che la pulizia è molto efficace e la pelle risplende immediatamente. Quindi, complessivamente per me il Waso Quick Gentle Cleanser al miele è promosso.
Ecco una foto del retro della confezione con le istruzioni per il corretto utilizzo. Sembrerebbe un prodotto adatto anche come struccante occhi ma vi confesso che io non l’ho sperimentato in tal senso nè intendo farlo perchè preferisco utilizzare un prodotto specifico.
Proprio grazie alla Shiseido ho imparato ad apprezzare l’importanza dei Softner, termine traducibile con “Lozione addolcente” : un fluido che (sempre secondo le regole della skincare giapponese) va applicato dopo la detersione ma prima di qualunque altro siero o idratante. Si tratta dell’erede diretto del vecchio tonico (del quale, personalmente, non ho mai riscontrato la reale utilità). La lozione addolcente serve a restituire all’epidermide, un po’ inaridita dalla detersione o dall’esfoliazione, il suo film idrolipidico e a ridarle elasticità e morbidezza. Il Softner non è un surrogato del siero specifico o della crema idratante, è piuttosto un ricostituente immediato per la pelle. Ha una texture leggerissima, sostanzialmente impalpabile, ma, una volta applicato sul viso, fa davvero la differenza.
In passato mi ero trovata piuttosto bene con la lozione Ibuki Softening Concentrate, sempre della Shiseido, ma devo dire che forse la Waso Fresh Jelly Lotion al fungo bianco Shirokikurage è ancora migliore. (In parte per il godimento intrinseco di immaginare le potenzialità di un fungo bianco con un nome tanto godurioso 🙂 )ma soprattutto perchè ha il potere di compattare la pelle e vestirla di un film quasi opalescente… una specie di filtro photoshop che la rende più radiosa e giovane.
Questo è il retro della confezione della Waso Fresh Jelly Lotion al fungo bianco Shirokikurage, in cui si possono leggere le regole di una corretta applicazione:
Dopo la lozione addolcente, si può applicare il siero specifico (antirughe, antimacchie o illuminante o quello che eventualmente usate per le vostre esigenze). E, dopo il siero, è il momento di completare la routine di bellezza con un idratante. Io ho usato quello della linea Waso ad azione mat-tificante (ovvero opacizzante) di cui vi parlo nella pagina seguente.
Questo Moisturizer (ovvero fluido idratante) della linea Waso promette un effetto mat (opacizzante) immediato unito ad una texture leggerissima e non grassa. In sostanza le promesse vengono mantenute ma, proprio per questo, occorre tenere presente che non è un idratante adatto a tutte. Chi, come me, è costantemente in lotta contro il lucido della zona T (tipico delle pelli miste e grasse) si troverà molto bene con il Waso Quick Matte Moisturizer Oil-Free alle foglie di nespolo giapponese. Chi, invece, ha la pelle secca o necessita di un antirughe “importante”, probabilmente farebbe bene a cercare altro.
Ho utilizzato questo fluido sia come idratante, dopo la pulizia e la lozione addolcente (il softner di cui ho parlato prima), sia come base trucco. In entrambe le situazioni mi sono trovata bene.
Come idratante, rende bene se applicato dopo il Waso Fresh Jelly Lotion al fungo bianco Shirokikurage perchè i due effetti idratanti si sommano e si completano e, complessivamente, anche quel bell’effetto opalescente e riflettente della luce che migliora l’aspetto della pelle, si intensifica.
Come base trucco, essendo, per l’appunto, un opacizzante e non appesantendo l’epidermide, ha il vantaggio di ridurre e ritardare il sopraggiungere dell’effetto lucido tipico dei fondotinta fluidi e in crema.
Il fluido è trasparente, quasi inodore e si stende con facilità anche in piccole dosi.
Questo il retro della confezione con le istruzioni per un corretto utilizzo:
In conclusione: sono soddisfatta dei miei acquisti della linea Waso di Shiseido e mi sento di consigliarli, magari non a tutte le millennials 😀 ma sicuramente a coloro che abbiano una pelle mista o moderatamente grassa e vogliano dedicare alla cura della pelle almeno una decina di minuti al giorno. Ritengo infatti che questi tre prodotti lavorino molto bene se usati insieme e nella giusta sequenza.
L’effetto leggermente tensore, opacizzante e riflettente della luce li rende adatti anche a chi abbia qualche rughetta o voglia migliorare il proprio colorito. Insomma: promossi.
Mi sembra inoltre che, in media, la qualità della linea Waso sia migliore della precedente linea lanciata da Shiseido, ovvero la Ibuki, anch’essa dedicata ad un pubblico “generalista” (all’epoca lo lanciarono come la linea per le “donne stressate e super-impegnate” 🙂 ) la quale comprendeva prodotti molto buoni ed altri abbastanza deludenti.
Spero che questa recensione vi sia stata utile. Se volete, lasciate un commento e fatemi sapere come la pensate. Grazie dell’attenzione e alla prossima!