5. Call-Outs
Una delle mie più grandi soddisfazioni videoludiche di sempre è stata quella di aver raggiunto il rank Supreme Master First Class in Counter-Strike: Global Offensive, l’ultima incarnazione di uno dei franchising FPS più giocati dal 1998 ad oggi, ovvero Counter-Strike. Si tratta del penultimo livello più alto tra quelli previsti, subito sotto al leggendario traguardo del Global Elite.
Uno dei motivi del successo ormai ventennale di Counter-Strike è proprio la sua difficoltà: diventare bravi è impegnativo, diventare veramente forti è davvero molto difficile. Questa è la distribuzione media dei giocatori di Counter-Strike: Global Offensive attivi nel mondo (diversi milioni di cui oltre 650 mila in contemporanea nei momenti di picco, secondo il sito steamcharts.com):
Le statistiche di cui sopra sono state pubblicate a maggio 2016, alcuni mesi dopo il rilascio del nuovo sistema di ranking: quest’ultimo ha reso mediamente più severa l’assegnazione dei vari rank, in modo da rendere la distribuzione dei giocatori più lineare. La colonna di sinistra mostra la situazione a novembre 2015, immediatamente prima dell’introduzione del nuovo sistema: la colonna di destra mostra la nuova distribuzione a distanza di sei mesi, che corrisponde grossomodo alla situazione attuale. Si può notare facilmente come il livello “medio”, ovvero quello della maggioranza dei player, si sia spostato dal Nova4/MG1 di novembre al Nova2, rendendo quindi ancora più difficili – e prestigiosi – i rank più elevati.
Quali sono i segreti per migliorare a CS:GO? Come sempre, nulla può prescindere da un allenamento costante e rigoroso: Counter-Strike è un gioco altamente competitivo, con caratteristiche piuttosto simili a quelle di qualsiasi sport di squadra. E’ possibile lavorare sul proprio rendimento individuale, impostando l’allenamento su spostamenti, posizione e mira, oppure migliorare le prestazioni della propria squadra, spostando il focus sulle tattiche, sinergie di gioco e utilizzo degli accessori (granate, flashbang e fumogeni). Entrambi gli aspetti sono importanti, ed entrambi – come tutti gli sport – beneficiano principalmente di una cosa fondamentale: l’esperienza, intesa come capacità di rendere familiari il maggior numero possibile delle infinite situazioni di gioco così da sapere sempre la cosa giusta da fare al momento giusto… o quasi. Può sembrare un’ovvietà, ma di fatto è una delle cose più sottovalutate da tutti i giocatori, specialmente dai principanti. Counter-Strike, come la maggior parte dei giochi e degli sport, è un gioco che premia la costanza, la capacità del giocatore di ripetere a menadito una serie di operazioni in modo sempre più veloce e preciso, perfezionandole fino a trasformarle in automatismi.
L’esperienza, inutile dirlo, si costruisce soltanto in un modo: giocando nel modo giusto, ovvero seguendo un programma di allenamento funzionale agli aspetti del gioco che ci interessa migliorare. Il modo migliore per preparare questo programma è, secondo chi scrive, ascoltare i consigli e i suggerimenti di chi ha fatto di questo gioco una professione: il presente articolo è dedicato proprio a questo, raccogliendo dieci tra i migliori video-tutorial di Counter-Strike: Global Offensive realizzati da giocatori che partecipano con successo ai tornei, campionati ed eventi internazionali più importanti al mondo: DreamHack, ESL One e WESG, solo per citarne alcuni.
Partiamo dunque con l’elenco dei video-tutorial, ciascuno dei quali approfondirà un aspetto peculiare del gioco.
Quello che segue non è un singolo video, ma una collezione di una serie di video-tutorial che spiegano con estrema chiarezza i fondamentali del gioco: una compilation utile per principianti ed esperti per comprendere cosa singifica giocare a CS:GO a livello competitivo, da usare come punto di partenza per analizzare i propri difetti e capire come impostare il proprio training.
Gli autori da ringraziare sono TheWarOwl, Josh Nissan (Steel), adreN (Curse Gaming), CoreHaven e molti altri.
Questo un elenco (non esaustivo) degli argomenti trattati:
- Spray Pattern
- Sidestep Shooting
- AK47 Guide/Tutorial
- Gaming Gear
- Gaming Settings
- Aiming
- Peeking & Fake Peeking
- AWP Guide/Tutorial
- Grenades (in solo queue)
Se avete problemi con l’inglese, possiamo consigliarvi questa serie di CS:GO Video Tutorial in lingua italiana, realizzata dall’utente YouTube DarkFolle e dedicata più o meno agli stessi argomenti.
Dopo la “scorpacciata” di video-tutorial dedicati ad apprendere le basi del gioco, è consigliabile cominciare a studiare le mappe.
A tale scopo proponiamo il primo di tre video-tutorial realizzati dal fortissimo Adim “ScreaM” Benrlitom e dedicati ad alcune tra le mappe più giocate nei tornei di CS:GO. In questo caso parliamo di Mirage (de_mirage). Lo scopo principale di questi filmati è quello di comprendere appieno il metodo di studio di una mappa, imparando a osservare nel modo giusto le cose realmente importanti: cosa guardare, cosa ricordarsi, come utilizzare le caratteristiche dell’environment a proprio vantaggio. E’ importante capire che l’approccio seguito da ScreaM, al di là delle caratteristiche della mappa analizzata, può essere utilizzato per dedicarsi allo studio di qualsiasi altra mappa.
Secondo appuntamento con i video-tutorial di ScreaM, dedicato alla mappa Inferno (de_inferno).
Terzo e (per ora) ultimo appuntamento con i video-tutorial di ScreaM, dedicato alla mappa Dust2 (de_dust2).
Il termine Call-Out è utilizzato per definire i nomi di riferimento attribuiti ai vari punti in cui ciascuna mappa è suddivisa: si tratta dei vari “long”, “short”, “hallway”, “catwalk” e via dicendo. I Call-Out sono in buona sostanza delle convenzioni accettate di comune accordo dalla community dei giocatori di CS:GO: fanno parte del lessico universale del gioco e hanno una importanza fondamentale durante qualsiasi partita competitiva, in quanto consentono lo scambio di informazioni utili anche tra giocatori che parlano lingue diverse.
Il video che proponiamo, realizzato dal canale YouTube BlameTheLag – Gaming Content, fornisce una panoramica utile dei principali Call-Out, spiegando come riconoscerli e impararli.
Ovviamente, il modo migliore per memorizzare i Call-Out delle vari e mappe è quello di avere a disposizione le immagini che li descrivono. Di seguito proponiamo una gallery che contiene i Call-Out di tutte le mappe più utilizzate: Cache, Cobblestone, Dust2, Inferno, Mirage, Overpass e Season (le altre possono essere facilmente recuperate in rete).
Tutte le immagini presenti in questa gallery, in formato PNG e DDS, sono disponibili per il download tramite il seguente link:
CS:GO Call-Outs - PNG and DDS 5.39 MB 2611 downloads
Counter-Strike: Global Offensive Call-Out image list for the following maps: Cache...Per chi non lo sapesse, l’estensione DDS è relativa al formato di immagine raster utilizzato da Microsoft per memorizzare le texture e gli ambienti dei videogiochi basati su DirectX / OpenGL. Per aprirlo, potete utilizzare i seguenti software gratuiti:
- NVidia Legacy Texture Tools by NVidia
- XnView by XnSoft
- IrfanView by Irfan Skiljan, a patto di installare anche il relativo Plugin Pack che aggiunge il supporto a una pluralità di formati (tra cui il DDS).
Tra le numerose tecniche da approfondire per migliorare la propria skill a CS:GO una delle più importanti è senza dubbio lo Spray Control, ovvero la capacità di controllare in modo efficiente la raffica di colpi prodotta da mitragliatori e fucili d’assalto. In questo video, il fortissimo Gabriel “FalleN” Toledo spiega i principi fondamentali alla base dello Spray Control, fornendo alcune indicazioni utili per giocatori di qualsiasi livello.
Non si può parlare di Spray Control senza tenere conto del Recoil (rinculo), ovvero del comportamento tenuto da ciascuna arma a seguito dell’esplosione di ciascun colpo. Un video estremamente utile per comprendere il funzionamento del Recoil su CS:GO è il seguente video-tutorial a cura di Eric “adreN” Hoga dedicato all’argomento:
Altrettanto utile, anche se un pò datato, è il video-tutorial di Adam “Friberg” Friberg dei NiP, anch’esso interamente dedicato a Spray Control e Recoil:
Nel caso in cui vogliate un video in lingua italiana, possiamo consigliare il seguente, a cura del canale YouTube One More Round:
Infine, non possiamo chiudere l’argomento “spray & recoil” senza raccomandare la visione di questo splendido video che mostra alcuni momenti di gioco di Christopher “GeT RiGhT” Alesund, altro storico giocatore dei Ninjas in Pijamas, soprannominato non a caso King of Spray:
Altra tecnica fondamentale da apprendere per migliorare le proprie prestazioni a CS:GO è il Crosshair Placement, ovvero come (e dove) gestire il posizionamento del crosshair (mirino) della propria arma quando ci si muove. Oltre ad essere una delle tecniche più importanti, la corretta gestione del mirino è una delle cose che ripaga maggiormente gli sforzi investiti, in quanto il miglioramento in termini di skill sarà immediatamente percepibile… A patto, ovviamente, di impararla nel modo corretto!
E’ importante sottolineare che per gestire al meglio il proprio crosshair è opportuno “personalizzarlo” secondo i propri gusti e, soprattutto, seguendo alcuni accorgimenti universalmente noti che consentono di ottimizzare la visibilità e l’ingombro sullo schermo.
I video che consigliamo per studiare questo fondamentale aspetto del gioco sono due, entrambi a cura di uno dei giocatori più forti in assoluto: Eric “adreN” Hoga, attualmente nei Team Liquid.
adreN’s CS:GO Crosshair Guide
adreN’s Tips – Aiming help – Crosshair Placement
Non possiamo non dedicare una pagina di questa rassegna di video-tutorial all’arma più rappresentativa di CS:GO, simbolo iconografico di Counter-Strike fin dal 1998: l’AK-47, noto anche come Avtomat Kalashnikova o, più semplicemente, Kalashnikov.
L’AK-47 è, senza ombra di dubbio, l’arma più importante del gioco: la grande potenza di fuoco, unita alla precisione millimetrica sul primo colpo e al costo relativamente contenuto, la rendono da sempre la migliore arma a disposizione della squadra dei Terrorist. L’amore per l’AK-47 da parte della community è tale che capita spesso di vedere, nelle partite competitive, giocatori appartenenti alla squadra dei Counter-Terrorist che non esitano a privarsi del proprio M4A1 / M4A4 per imbracciare il Kalashnikov lasciato cadere dall’avversario appena ucciso.
Imparare a utilizzare correttamente questa arma è fondamentale: a tale scopo propongo due video di Eric “adreN” Hoga, attualmente nei Team Liquid, che coprono tutti gli aspetti fondamentali dell’arma: 1-tap, bursting, peeking e tutto quello che c’è da sapere sull’arma più amata e utilizzata del gioco.
adreN’s AK-47 Guide – Part 1 (intro + bursting)
adreN’s AK-47 Guide – Part 2
E per quanto riguarda tutte le altre armi? A voler fare le cose per bene, dovremmo dedicare una sezione di questa guida per ciascuna delle 40 armi attualmente presenti nel gioco: 15 pistole, 4 shotgun, 6 SMG, 12 fucili e 2 mitragliatrici d’assalto e 1 coltello. Tuttavia, per ragioni di spazio e di tempo, ci limiteremo a indicare i migliori video – sempre realizzati da adreN – su alcune delle armi più utilizzate e, di conseguenza, più importanti.
M4A1 vs M4A4
P2000 vs USP-S
CZ275-A vs TEC9 vs Five-Seven
Con il termine Peeking si intende la tecnica con la quale un giocatore si espone per pochi istanti con l’obiettivo di dare una rapida occhiata a quello che lo aspetta al di là di un angolo, porta, muro o altra protezione. Si tratta quindi di un modo per recuperare informazioni per sé e per i propri compagni, minimizzando nel contempo il rischio di essere colpiti o eliminati.
Esistono molteplici tipologie di Peeking in CS:GO, le quali sono state raggruppate e “codificate” dalla community di giocatori nelle seguenti categorie: ciascuna di esse mira a conseguire un obiettivo diverso.
- Shoulder-Peeking: Il giocatore espone solo una piccola parte del proprio corpo (la spalla), per poi ritrarsi immediatamente. Il suo scopo principale è quello di attirare un colpo da parte di un possibile AWP o Scout in attesa, riuscendo così a determinare la sua presenza – o addirittura la sua posizione – senza essere colpiti. Si tratta del peeking più conservativo e meno rischioso, in quanto la velocità di esecuzione è tale da rendere molto difficile per l’avversario mettere a segno un colpo mortale: al tempo stesso ha comunque una grande utilità, in quanto consente di recuperare informazioni su come sono difesi – o non difesi – alcuni punti-chiave della mappa.
- Jiggle-Peeking: Simile allo Shoulder-Peeking, con la differenza che l’esposizione del player è leggermente maggiore (quel tanto che basta per sparare un colpo) e che, per l’appunto, si spara subito prima di ritrarsi. Va inteso quindi come un mix tra lo Shoulder-Picking e una sorta di prefire di un singolo colpo. A differenza delle altre tipologie di peek, che non vanno assolutamente ripetuti, il jiggle-peeking può essere particolarmente efficace se viene effettuato due o tre volte di seguito in rapida successione, in quanto il singolo colpo che si spara può essere indirizzato con grande precisione verso la probabile posizione dell’avversario, costringendolo a ritrarsi oppure a rischiare grosso.
- Close-Peeking: Molto simile al Jiggle-Peeking con la differenza che il giocatore che lo effettua, anziché ritrarsi, resta sul ciglio dell’angolo e risponde al fuoco con uno o più colpi. Si tratta senza ombra di dubbio del peek più rischioso di tutti, in quanto il giocatore – nonostante il riparo – si trova in una posizione che sarà con tutta probabilità già presidiata dai crosshair dei difensori (cfr. punto 7 di questa guida): per questo motivo, il Close-Peeking è generalmente sconsigliato se non durante un assalto di gruppo, possibilmente in combinazione con un Wide-Peek (vedi sotto).
- Wide-Peeking: Il giocatore oltrepassa l’angolo, abbandonando la protezione ed esponendo quindi completamente il proprio corpo, subito prima di aprire il fuoco. E’ una tecnica nata per contrastare l’attitudine di molti player che, aspettandosi uno shoulder, jiggle o close-pick, posizionano il mirino a ridosso dell’angolo di uscita dell’avversario, che viene così “scavalcato” dal wide-peek. Questa tecnica è particolarmente indicata quando si attacca insieme ad altri compagni dallo stesso punto, in quanto genera una enorme pressione sui giocatori schierati a difesa: in quelle situazioni viene spesso eseguito come parte di una tattica di assalto che prevede un Close-Peek o Jiggle-Peek da parte di un altro compagno, nel tentativo di assicurare un trade di frag vantaggioso per gli attaccanti. Un altro grande vantaggio del wide-peeking è che, durando leggermente più degli altri, consente di prendere bene la mira rispetto al difensore. Inutile dire che, insieme al Close-Peeking, è il peek più rischioso di tutti, in quanto il rischio di essere colpiti è relativamente elevato, specialmente se c’è un giocatore esperto in attesa munito di AWP.
Anche stavolta propongo un video del prolifico Eric “adreN” Hoga, che approfondisce alcuni importanti aspetti di questa tecnica in modo a mio avviso estremamente chiaro ed efficace:
Concludiamo questa rassegna di video-tutorial con un paio di filmati che insegnano rispettivamente le tecniche di salto e le basi del Bunny Hop: quest’ultima è una tecnica particolare che, una volta appresa, consente di muoversi lungo la mappa a una velocità superiore a quella consentita dalla semplice “corsa”.
Contrariamente a quello che molti pensano, il Bunny Hop non è un cheat né una tecnica scorretta: al contrario, è un modo di muoversi che consente di sfruttare appieno le potenzialità offerte dal gioco, a patto ovviamente di avere l’abilità necessaria per eseguire i comandi con il tempismo necessario: può quindi essere un valido allenamento per incrementare ulteriormente il controllo che abbiamo – o che pensiamo di avere – sul nostro avatar di gioco.
adreN CS:GO Pro Tips – Jumping
BunnyHop
Per chiunque abbia problemi con l’inglese forniamo anche un video sul Bunny-Hop in lingua italiana (autore: DarkFolle).